Varsavia – città dinamica

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 La metropoli, che oggi ha raggiunto 2 milioni di abitanti, si sta sviluppando con i ritmi degni della capitale di uno stato di quasi 40 milioni di abitanti e la cui economia ha un tasso di crescita pari al 5%.
La città ha guarito da tempo le sue profonde ferite riportate durante la II guerra mondiale e gode della libertà riconquistata dalla Polonia con la svolta del 1989.
I cambiamenti si vedono ovunque: lo skyline della città, situata nel bassopiano della Masovia, cambia di giorno in giorno, con i grattacieli in cui aprono le loro sedi le istituzioni finanziarie e assicurative internazionali. Altrettanto dinamica è l’ascesa del mercato residenziale, lo sviluppo delle università e degli enti di ricerca. L’aeroporto di Varsavia annota la continua ascesa del numero di passeggeri. Sulla riva destra della Vistola sono stati già avviati i lavori per la costruzione del grande stadio nazionale dove verrà giocata la partita inaugurale dell’EURO 2012. Varsavia vive quindi del suo presente ma non trascura mai il suo passato.
La città è nata alla fine del XII secolo sulla riva sinistra della Vistola. Nel 1413 diventa il capoluogo del Ducato di Masovia e, verso la fine del XVI secolo, con i soggiorni di Sigismondo III Vasa a Varsavia, questa comincia a subentrare nelle funzioni di capitale. Qui si svolgono, ad esempio, le libere elezioni, ossia le assemblee della nobiltà polacca che eleggeva il re. Questi, anche se prendeva la corona nella cattedrale di Cracovia, in sostanza, a partire dal XVII secolo , ormai governava il paese da Varsavia.
Persa l’indipendenza alla fine del XVII secolo, Varsavia diventa il centro di battaglia per la sua riconquista, teatro di insurrezioni  e di congiure nazionali. Nel 1920, nella Battaglia di Varsavia, le forze armate polacche salvarono l’Europa Occidentale dall’avanzata delle truppe bolsceviche. Nel 1939, Varsavia si oppose a lungo alle forze naziste e trovatasi sotto l’occupante tedesco fece una lotta di resistenza senza eguali identificata in due avvenimenti simbolici: l’Insurrezione del Ghetto di Varsavia (1943) e l’Insurrezione di Varsavia (1944). La città uscì dalla guerra con profonde ferite e la sua ricostruzione avvenne nel difficile periodo della dominazione comunista. La capitale della Polonia è rimasta indomabile come sempre. Oggi i turisti possono ammirare, innalzata dalle rovine La Città Vecchia o il castello Reale con le sue collezioni d’arte, o il palazzo di Łazienki, e conoscere le vicende dell’Insurrezione di Varsavia tramite l’affascinante allestimento proposto dal museo dedicato alla sua memoria.
La crescita impetuosa di Varsavia, la cui popolazione ha raggiunto quasi due milioni di persone, ha prodotto, anche grazie agli investitori che vi giungono da tutto il mondo, un agglomerato di alberghi di classe e grandi centri commerciali che ospitano le più note marche mondiali. Crescono anche il numero delle sue infrastrutture e la rete di trasporti, anche se i Polacchi si lamentano per i ritmi di lavoro troppo lenti.
La città aspira ad una posizione di metropoli di primo rango nell’Europa Centro-Orientale e nella fermezza con cui cerca di attuare tale obbiettivo organizza numerose manifestazioni culturali di portata internazionale. Fra questi va ricordato Jazz Jamboree, il festival nato cinquanta anni fa, oggi uno dei più importanti d’Europa, o il Festival Internazionale di Musica Contemporanea “Warszawska Jesień” (Autunno Varsaviano) nato due anni prima. Ogni cinque anni i melomani di tutto il mondo seguono con emozione il Concorso Pianistico Internazionale Frédéric Chopin. La competizione che per la prima volta si svolse nel lontano 1927 e fra i suoi laureati, oggi di fama mondiale, sono: Lew Oborin, Bella Davidovich, Wladimir Ashkenazy, Maurizio Pollini, Marta Argerich, Garrick Ohlsson, Piotr Paleczny, Krystian Zimerman, Dang Thai Son, Stanislav Bunin, Kevin Kenner, e il recente vincitore Rafał Blechacz. La prossima edizione del concorso avrà luogo nel 2010.
La musica di Chopin, nelle migliori esecuzioni, è presente a Varsavia tutti i giorni. Per capire meglio però la sua genesi bisogna recarsi a Żelazowa Wola, distante 30 km da Varsavia. E’ lì che nel 1810 nacque il grande compositore. Oggi nella casa natale di Chopin, trasformata in museo, e dal 1931 circondata da uno stupendo parco, risuonano, sembrando ancora più belle, le sue mazurche e polacche.








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