Danzica, una città stupenda

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 Danzica è – accanto a Cracovia e Varsavia – una delle città polacche più conosciute dagli stranieri. Ai contemporanei si associa immancabilmente con la parola “Solidarność”, ossia con il sindacato indipendente e il movimento sociale che nel 1980 ha condotto allo sfacelo del blocco comunista ed al crollo del muro di Berlino.
Danzica è anzitutto una città che vanta una tradizione millenaria, monumenti che testimoniano la sua ricchezza e una dinamica vita economica ed intellettuale. E, infine, è la città dell’ambra..
I suoi inizi risalgono al X secolo. Vi coabitavano pacificamente gli Slavi e sempre più numerosi commercianti e artigiani dell’Europa occidentale, che giunsero a Danzica apprezzando l’indubbio vantaggio della sua ubicazione nella delta della Vistola, fiume delle fertili terre polacche.
Nel 1361 Danzica aderì alla Lega Anseatica. Alla metà del XV secolo, cacciato dalla città l’Ordine Teutonico, Danzica trovandosi a far parte dello Stato polacco ottenne oltre ai numerosi privilegi commerciali anche le terre abbandonate dai Cavalieri Teutonici. Nell’epoca della Riforma i protestanti locali si conquistarono la libertà di coscienza. Se ne valevano anche i numerosi stranieri, Olandesi, Scozzesi, ugonotti ed Ebrei, che venivano a Danzica per fuggire alle persecuzioni religiose.
La popolazione di Danzica, di varie  etnie e culture, diede splendore alla città sempre più ricca grazie al commercio con la Polonia. Considerata dai Polacchi una città cosmopolita, Danzica, nei momenti di dure prove storiche si schierò dalla parte dei re polacchi per lottare contro Svedesi, Russi o Sassoni. Con le spartizioni della Polonia, alla fine del XVIII secolo, Danzica si trovò sotto il regno della Prussia. A seguito della sconfitta prussiana nella I guerra mondiale, con  la decisione del Trattato di Versailles, Danzica guadagnò lo status di Città Libera e si trovò sotto la protezione della Lega delle Nazioni. Questa soluzione non durò molto: il 1 settembre 1939 la corazzata tedesca “Schlezwig-Holstein” aprì il fuoco contro la guarnigione polacca sulla penisola di Westerplatte. Iniziò la seconda guerra mondiale. Dopo il cataclisma, Danzica, totalmente distrutta, si trovò di nuovo a far parte dello Stato polacco. Cominciarono i lavori di ripristino del vecchio tessuto urbano, ma la storia non volle risparmiare alla città altri avvenimenti drammatici. Nel 1970 Danzica fu scena delle dimostrazioni operaie sanguinosamente represse dalle autorità comuniste. Infine arrivò il 1980 e gli operai dei cantieri di Danzica capeggiarono una vera e propria ondata di proteste che portarono alla nascita di “Solidarność”. Di nuovo il nome “Danzica” era sulla bocca di tutti.
Il sindacato indipendente Solidarność uscì vittorioso dallo stato marziale. Il suo leader, Lech Wałęsa, ricevette il premio Nobel per la Pace. Nel 1989, la Polonia riottenne la sovranità mentre il blocco comunista andava velocemente a pezzi. Dopo lunghi secoli di travagliate vicende storiche, Danzica potè di nuovo riprendere il suo camino verso lo sviluppo. Nel 1997 la città celebrò con sfarzo i suoi mille anni.
Oggi Danzica con il suo porto e le sue industrie è di grande importanza per la Polonia. Diventata meta turistica, Danzica attira i turisti di tutto il mondo che vengono a visitare non solo i luoghi storici degli avvenimenti drammatici del XX secolo, ma anche per ammirare le splendide testimonianze dei secoli passati: l’affascinante Via Reale di cui fanno parte ulica Długa (La Via Lunga) e Długi Targ (Mercato Lungo), costeggiata da stupendi palazzi dei più ricchi cittadini dell’epoca, il Ratusz ossia l’antico municipio della città vecchia (Główne Miasto), con dei bellissimi interni manieristi e una torre alta 80 metri, la Corte di Artus, tipico palazzo delle città anseatiche, la famosa Fontana di Nettuno del XVII secolo, e sul fiume Motława il grande Żuraw, la più grande gru medievale esistente nel mondo. Inoltre va anche menzionata la Basilica della SS.Vergine Maria, la più grande chiesa in mattoni d’Europa, praticamente costruita per oltre un secolo e mezzo, a cominciare dal 1343. E poi, la gotica cattedrale di Oliwa con noto organo barocco, anch’esso fra più grandi d’Europa, e tanti tanti altri affascinanti monumenti storici.
Danzica vuol dire anche una pulita spiaggia di sabbia dorata. I turisti che passeggiano lungo il lido aguzzano la vista per trovare briciole d’ambra – il vero e proprio tesoro del mar Baltico. Perchè è proprio a Danzica che terminava la Via dell’Ambra, lungo la quale, molto prima della nascita di Cristo, viaggiavano i mercanti romani per barattare le loro merci con ambra, quella resina fossile di 40 milioni di anni fa. Oltre alle proprietà medicinali attribuite fino ad oggi all’ambra, essa è molto apprezzata come materia prima per gioielleria e gli orefici locali hanno sviluppato la sua lavorazione fino alla perfezione. No c’è da meravigliarsi allora che i turisti passino ore e ore gironzolando per le botteghe degli orefici locali, che offrono un’infinità di prodotti in ambra o con decorazioni in ambra.








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